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Puro Amore

Puro Amore negozio di abbigliamento ecosostenibile si aggiunge alla nostra AmbiMapp. Vogliamo dedicare questo spazio a Puro Amore e alla sua fondatrice Caterina Garaboni.

Il negozio è unico a Treviso e provincia per la composizione del suo assortimento.

Abbiamo intervistato Caterina e la sua storia è di vera ispirazione per recuperare quel sogno che avete nel cassetto e dargli forma per finalmente viverlo.

PuroAmore è il negozio di abbigliamento e tessuti eco-sostenibili ed etici a Treviso. Ansi…. precisamente  negozio con atelier di sartoria artigianale dove produco anche  la mia linea di abbigliamento PuroAmore.

 

Perché?

L’ industria dell’ abbigliamento viene spesso menzionata come una delle più inquinanti per il nostro ecosistema e le multinazionali della moda a prezzo basso hanno creato una nuova forma di schiavitù nei stabilimenti di produzione situati nei paesi di basso costo della mano d’opera ed ormai anche in Europa e Italia. Questi temi sono tanto importanti perché fanno parte di una nuova consapevolezza che si sta per fortuna svegliando tra i consumatori e che è l’unica via possibile per salvaguardare il mondo.

 

Per dare l’ alternativa di una vita sana per noi e per la natura anche nella scelta dell’abbigliamento ho deciso di aprire un negozio di moda eco-sostenibile ed etica che vuole anche promuovere piccole-medie imprese Italiane, i nostri creativi, i nostri artigiani e le nostre eccellenze e dare valore al vero “Made In Italy” della moda.

 

Chi Sono

Vi racconto chi sono e come è nata l’idea del mio negozio e la volontà di offrire l’alternativa per il bene del pianeta e a disposizione di una clientela alla ricerca di tessuti naturali.

Il pensiero ecologico, sostenibile ed etico sta alla base del mio progetto aziendale di Puro Amore.

Sono nata e cresciuta in Germania con mamma tedesca e papà italiano e ho fatto tutte le scuole in Germania fino alla Laurea nel 1992 in ingegneria industriale (modellismo e produzione industriale dell’ abbigliamento) alla Fachhochschule Niederrhein , Moenchengladbach – Germania.

Da sempre sono stata almeno due volte all’anno in Italia nelle ferie di scuola e da adolescente ho vissuto l’Italia splendente, creativa ed pulsante degli anni ’70 e ’80. Per me era chiaro: volevo diventare una stilista “famosa” in Italia! Vivevo per la moda e già a 12 anni mi facevo tutto il mio guardaroba da me.

Mio padre non era molto d’accordo. Secondo lui dovevo fare qualcosa di “serio” del tipo diventare avvocato o dottore e di andare in Italia per fare scuole di moda non sene parlava. Purtroppo poi mio padre è mancato molto presto quando avevo 23 anni e la prima cosa che fui, era iscrivermi al’ università di ingegneria industriale specializzazione industria dell’ abbigliamento – modellismo industriale – a Mönchengladbach in Germania.

Quando ho fatto la mia laurea nel 1992 era già iniziata la delocalizzazione  dell’ industria dell’abbigliamento nei paesi del far-east o del est con il costo della mano d’opera basso e non era più facile trovare lavoro come modellista. Sfogliando gli annunci di lavoro avevo visto che un grande marchio d’abbigliamento Trevigiano, sinonimo della moda ed il lifestyle Italiano di quegli  anni, cercava un’assistente vendite per l’agenzia di Stoccarda. Ho fatto domanda e sono stata presa. Così è iniziata la mia carriera commerciale di circa venti anni come responsabile estero per grandi aziende italiane nel settore della moda.

Il mio sogno di diventare una famosa stilista è rimasto nel cassetto… Abbastanza dietro, dimenticato in un angolo buio per poi nel evolversi della mia carriera essere classificato come “da dimenticare perché ormai irrealizzabile”

Nel frattempo nel 1997 mi sono trasferita in Italia (almeno questa parte del sogno l’avevo realizzata!) Nel 2012, dopo alti e bassi e la maturazione della mia consapevolezza, mi sono finalmente accorta  che non stavo assolutamente facendo quello che era il mio sogno da bambina e, con l’aiuto delle energie che solo un desiderio “vero” possono muovere,  realizzò il mio sogno di aprire il mio piccolo atelier e di disegnare e creare abiti.

Che cosa posso fare io per dare il mio contributo per creare un mondo migliore?

Poi all’inizio del 2018 con la crescente urgenza di proteggere la nostra Madre Terra mi sono chiesta CHE COSA SO FARE IO per dare il mio contributo per creare  un mondo migliore?

Io so fare abiti e conosco bene il “sistema MODA” e allora mi sono dedicata alla moda etica ed ecosostenibile. Più studiavo ed indagavo per creare la mia collezione ecosostenibile, più mi rendevo conto di quanto importante è promuovere l’alternativa “sana” all’ industria della “fast fashion” (moda veloce).

E’ in gioco la salute del pianeta e anche la nostra.

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